E’ a tutti noto l’antico adagio latino “in moto vita”: la vita consiste nel movimento. La riduzione progressiva del movimento è così dannosa da realizzare dal punto di vista nosologico una vera e propria malattia e la totale immobilità, determinando nell’uomo gravi inconvenienti a carico dei vari apparati. Il sistema nervoso centrale fra i primi viene privato degli impulsi, causando di conseguenza una perdita progressiva di memoria inconscia dei movimenti di posizione del proprio schema corporeo nello spazio e la comparsa di disturbi talora gravi dell’equilibrio e del cammino.
La sindrome da immobilizzazione colpisce in maniera più precoce e più grave l’anziano rispetto al giovane. In quest’ultimo il tempo medio di comparsa della sindrome oscilla tra 2-3 settimane, nell’anziano sono sufficienti 5-6 giorni. L’immobilizzazione comporta una serie di eventi sfavorevoli che coinvolgono il sistema cardiaco e circolatorio, respiratorio, digerente, urinario, nervoso, cutaneo, muscolare, tendineo ed osseo.
L’immobilizzazione causa una riduzione della massa e della forza muscolare e una rigidità articolare: ne consegue un rallentamento motorio globale che in concomitanza con i disturbi dell’equilibrio compromettono seriamente la capacità di stare in piedi e di camminare. Anche le articolazioni vanno incontro a fenomeni di anchilosi e risulta doloroso il tentativo di estenderle passivamente.
L’anziano allettato assume infatti con il tempo un atteggiamento in cui le ginocchia si piegano così come i gomiti, come se la persona si raggomitolasse su se stessa. A livello delle ossa si evidenzia un quadro di osteoporosi, cioè le ossa del corpo perdono la loro consistenza ed elasticità. Le cause sono molteplici: la mancanza di lavoro dei muscoli, il rallentamento della circolazione sanguigna, la mancanza degli stimoli nervosi e del carico funzionale.
Per concludere, l’allettamento porta conseguenze molto gravi che, se protratte nel tempo, possono determinare il decesso del paziente. Con la speranza di essere riuscita a rendere comprensibile questo argomento molto complesso, ringrazio per l’attenzione.

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